Cos’è?

Il cappello alla pescatora, conosciuto anche come “bucket hat”, è un cappello che affonda le sue origini nel nord Europa ed è stato per lungo tempo utilizzato dai pescatori per proteggersi dalle intemperie. Lo stile alla pescatora non è originario della Sicilia, ma è stato introdotto in essa grazie alla moda globale che ha permesso all’isola di conoscere questo stile. Il principale periodo di popolarità di questo copricapo, sono stati gli anni ’60 e oggi è tornato alla ribalta grazie alla rinascita dello stile vintage.
Il cappello alla pescatora ha una tesa larga e flessibile che offre protezione dal sole a tutto il viso e al collo, rendendolo ideale da usare durante l’estate.

I tessuti

Il cotone.

Il cappello alla pescatora in cotone è una valida scelta per l’estate. Il cotone è un buon tessuto per realizzare questo genere di cappelli, in quanto è un materiale apprezzato per la sua leggerezza, traspirabilità e comfort. I cappelli di cotone come quello alla pescatora, realizzati con questo tessuto, assorbono bene il sudore e mantengono la testa calda. Il cotone è un materiale facile da lavare in casa, cosa che lo rende una scelta più che pratica.

Il lino.

Il cappello alla pescatora in lino è una scelta più che buona per le giornate calde e soleggiate, grazie alle proprietà naturali del lino che lo rendono leggero e traspirante. Il lino assorbe bene l’umidità e mantiene la testa fresca e asciutta.

La lana

Il cappello alla pescatora in lana è un’ottima idea per l’inverno, grazie alle sue proprietà traspiranti e isolanti che non permettono di sentire freddo e neanche di accumulare umidità. Inoltre, le tecniche moderne di realizzazione della lana la rendono un materiale anallergico, che non causa prurito né irritazione.

Prendersi cura del cappello in cotone

Quando si ha tra le mani un cappello in cotone, che sia alla pescatora o di qualunque altro modello, è importante tenere a mente alcuni accorgimenti. Innanzitutto, il cotone può essere lavato in lavatrice o a mano tenendo d’occhio le etichette.
Se si sceglie di lavare il cappello a mano, bisogna immergerlo in acqua tiepida e usare un detergente adatto. Evitare di usare candeggina perché può rovinare il tessuto. È importante evitare anche di strizzare il cappello per non deformarlo e tamponare delicatamente con un asciugamano per togliere l’acqua in eccesso e lasciare asciugare il cappello all’aria, tenendolo lontano da fonti di calore che potrebbero scolorirlo. Per togliere le macchie, si può usare una spazzola morbida e del sapone neutro.
Quando non lo si utilizza, è meglio riporre il cappello in un luogo fresco e asciutto ed evitare di piegarlo, per evitare che perda la sua forma originale.

Prendersi cura del cappello in lana

Prendersi cura di un cappello di lana, che sia alla pescatora o fatto con altri tessuti, richiede un po’ di attenzione in più. Innanzitutto, è meglio lavare il cappello a mano in acqua fredda con un detergente adatto per la lana. Il risciacquo dev’essere fatto bene per togliere il sapone ma non bisogna strizzare il cappello se non lo si vuole deformare. Se dovessero esserci delle macchie, sarebbe meglio usare un sapone neutro e una spazzola morbida e strofinare delicatamente per rimuovere la macchina. Per asciugarlo, è meglio evitare di usare fonti di calore e lasciarlo asciugare all’aria.
In ogni caso, se non si vuole correre rischi, il consiglio è sempre quello di portare il cappello di lana da professionisti che sapranno come prendersi cura di lui.
Se il cappello alla pescatora non lo si usa, lo si deve riporre in una scatola e in un luogo fresco e asciutto. Bisogna ricordarsi d’imbottirlo con della carta per evitare che perda la sua forma.

Prendersi cura del cappello in lino

Se abbiamo tra le mani un cappello di lino, è importante seguire anche qui dei piccoli accorgimenti. Intanto, va lavato con l’acqua tiepida e con un detergente delicato evitando di strofinarlo. Non va assolutamente strizzato e lasciato asciugare all’aria, tenendolo lontano dalle fonti di calore dirette. Per togliere l’acqua in eccesso, basta usare un asciugamano.
Se il cappello dev’essere stirato, è importante farlo quando è ancora umido e frapporre un panno tra il ferro da stiro e il tessuto per proteggerlo.
Quando non lo si usa, il cappello va imbottito con della carta e riposto in un luogo fresco e asciutto.

Il cappello alla pescatora.

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