Cos’è.
Il cappello a cuffia, noto in italiano come beanie, è un accessorio versatile e funzionale che ha conquistato un posto fisso nell’armadio di tantissime persone. Pensato in origine per essere indossato dai lavoratori per proteggersi dal freddo, oggi è diventato un vero e proprio accessorio di moda grazie alla sua semplicità e adattabilità.
È un berretto aderente che può essere realizzato in lana, cotone o altri materiali ed è pensato per tenere la testa al caldo. Il cappello a cuffia, o beanie, è tipicamente associato all’inverno sebbene, grazie alla sua versatilità e alla possibilità di poterlo creare con altri tessuti, sia possibile da indossare anche in altre stagioni.
Le origini del cappello a cuffia.
Il cappello a cuffia è nato come capo d’abbigliamento per gli operai e i marinai nei primi del XX secolo. Questo berretto era stato realizzato con lo scopo di tenere la testa calda e i capelli lontani dal volto durante il lavoro, in condizioni meteorologiche avverse. Con il passare del tempo, il cappello a cuffia è diventato popolare e ha assunto un ruolo sempre più di spicco nella moda, soprattutto in quella giovanile degli anni ‘90, quando il cappello a cuffia è diventato un capo d’abbigliamento associato alla cultura hip-hop.
La moda anni ’90 del cappello a cuffia.
Come detto, gli anni ’90 sono stati il periodo in cui il cappello a cuffia è diventato famoso, ma c’è un motivo se è stato scelto proprio questo capo d’abbigliamento. Per iniziare, ad aver influito è stato il suo design semplice e versatile, che lo rendeva facilmente adattabile ad ogni tipo di look. Ma quel che ha avuto l’influenza maggiore, è stata la scena musicale del rap americano. Artisti famosi erano soliti portare questo genere di copricapo, in quanto simbolo di libertà e di uno stile alternativo.
Il cappello a cuffie nel corso dei decenni.
Sebbene il cappello a cuffia sia un classico intramontabile, non sempre questo genere di copricapo è stato sulla cresta dell’onda della moda, vivendo numerosi alti e bassi che lo hanno portato ad essere più o meno messo di lato. Se negli anni ’90 ha raggiunto il suo apice con la cultura dell’hip-hop, negli anni 2000 c’è stato un calo d’interesse verso questo accessorio sebbene sia rimasto un elemento base del guardaroba di numerose persone.
Come accaduto con gli anni ’90, infatti, è stata la scena dell’intrattenimento generalista a far scemare l’interesse verso il cappello a cuffia. Gli anni 2000 erano quelli delle boyband, dove raramente veniva indossato il cappello a cuffia, e la nascita di nuove icone di stile ha portato lo sguardo della gente a focalizzarsi su altri tipi di accessori e stile, accantonando l’hip-hop e tutto quel che era legato ad esso. Nonostante questo, il cappello a cuffia non è scomparso del tutto. Ha continuato a evolversi e a adattarsi alle mode, diventando un accessorio fondamentale nel guardaroba delle persone e rimanendo un capo funzionale per i climi più freddi.
Il cappello a cuffia oggi.
Negli ultimi anni, non solo grazie ad una rivisitazione del passato ma anche agli influencer e al naturale ciclo della moda, il cappello a cuffia ha trovato una nuova rinascita ed è possibile trovarlo all’interno del Berrettificio Siciliano in una vasta gamma di stili, modelli e colori che mescolano insieme il comfort allo stile.